Venerdì 3 agosto 2018 a Palazzo di Città, l’assessore allo Sport Pietro Petruzzelli ha consegnato un riconoscimento agli atleti della Payton Bari che quest’anno hanno concluso i campionati regionali di nuoto, assoluti e di categoria conquistando il primo gradino del podio. Alla cerimonia sono intervenuti il presidente Alfonso Rossi e il tecnico Zbigniew Zywicki, insieme a una rappresentanza dei 100 atleti tesserati.
La ASD Payton Bari è nata il 1 luglio 1976 dall’intuizione di Ugo Rossi, papà dell’attuale presidente Alfonso Rossi, costruendo all’incrocio tra i quartieri Poggiofranco, Carrassi e Picone una piscina semiolimpionica con alla guida Mario Casabona, tecnico di origini liguri, con l’obiettivo di creare una cultura sportiva attorno alle discipline del nuoto e della pallanuoto. Con lui nasce anche nel 1982 una delle prime squadre di pallanuoto femminile in Italia. La Payton è sempre stata piccola ma tenace società da primato, nel nuoto e nella pallanuoto: è stata infatti una delle prime società autorizzate dalla Federazione italiana nuoto ed essere iscritta all’albo federale ed ha portato a metà degli anni ’80 la Payton femminile in serie A e nel 2010, prima in Puglia, la squadra di pallanuoto maschile in serie A2.
Oggi la Payton festeggia questo nuovo successo, che arriva dopo nove anni dopo l’ultimo oro nel campionato estivo regionale di categoria e assoluti di nuoto: in questo sport che ha un carattere individuale per antonomasia, la Payton ha dimostrato il valore di essere squadra, unendo in maniera virtuosa quelle che sono le differenze, anche generazionali, dei singoli atleti. L’esempio di Nicolò Capurso e Irene Lacriola vale più di mille parole: hanno 26 e 24 anni ed una voglia di nuotare e di farsi valere in acqua mai doma. Sono gli atleti guida per i ragazzi più giovani, esempio di impegno costante e di capacità mentale di gestire le situazioni di stress insieme al lavoro e allo studio: erano i più forti dieci anni fa e lo sono ancora.
Dietro questi successi, dietro la cura di ogni atleta e la capacità di renderli squadra, c’è da sempre un tecnico polacco di grande esperienza, umiltà e tenacia, Zibgniew Zywicki, coadiuvato da Barbara Lattanzio e Alessio Geronimo: con l’aiuto di Raffaella, Roberta e Aida Rossi e del corpo istruttori della Payton, ogni anno cercano le bambine e i bambini che dimostrano durante i corsi una spiccata propensione al nuoto.
Il processo di formazione dell’atleta è lungo e faticoso, ma sulla lunga distanza porta risultati: in questi anni la Payton è sempre stata comunque sul podio dei campionati regionali assoluti ed oggi si prepara a portare 10 dei suoi atleti ai campionati nazionali giovanili, assoluti e di categoria, in programma a Roma nel mese di agosto.
Questi gli atleti in partenza: Sofia De Serio, Mattia De Serio, Francesca Miolla, Giulia Guerra Montes, Michael Black, Jacopo Fantetti, Adriana Compierchio, Elena Compierchio, Irele Lacriola e Nicolò Capurso.
L’assessore allo sport del Comune di Bari Pietro Petruzzelli ha sottolineato che “non c’è stata nessuna società barese di nuoto che abbia vinto quanto la Payton, una grande realtà che dopo 9 anni, quest’anno è tornata a vincere i campionati regionali” e ha ricordato i sacrifici necessari per raggiungere questi risultati: “La cosa bella è che non ci sono solo i più talentuosi che in una competizione singola hanno portato a casa il risultato ma ognuno dei ragazzi, con il proprio punteggio, ha contribuito alla vittoria della società”.
“Ringrazio l’assessore Pietro Petruzzelli per averci concesso l’onore di essere qui per festeggiare questo successo – ha detto Alfonso Rossi -. È un riconoscimento al lavoro che questi atleti fanno ogni giorno, allenandosi con passione e costanza. Un segnale forte da parte dell’amministrazione comunale e uno sprone per questi ragazzi, che hanno un grande margine di crescita. Per me è anche un riconoscimento al nostro metodo di lavoro che ci permette di educare attraverso lo sport al rispetto delle regole, in maniera seria, ma sempre motivante”.
L’assessore ha quindi consegnato una targa ad Alfonso Rossi e, a tutti i ragazzi presenti, un campanello da bici con le lettere del brand “Bari never ends”.
(Credits Photo Mariasilvia Cellamare)